Le pietre miliari
Pietra miliare della via Traiana, conservata presso il municipio di Buonalbergo, in provincia di
Benevento
Le pietre miliari vennero utilizzate già prima del 250 a.C. per la via Appia e dopo il 124 a.C.
per la maggior parte delle altre strade. La pietra miliare, o miliarum era una colonna circolare
su una solida base rettangolare, infissa nel terreno ai margini della strada, ed aveva
dimensioni ragguardevoli, potendo arrivare fino a un metro e mezzo di diametro e oltre due metri
di altezza. Sulla colonna era incisa la distanza in miglia dalla città di riferimento e spesso
riportava iscrizioni con dediche ai personaggi pubblici che avevano ordinato la costruzione, il
rifacimento o la riparazione della strada. Per le loro dimensioni erano ben visibili e in zone
pianeggianti, in assenza di alberi ai margini della strada, da un miliario era possibile vedere
in lontananza sia quello precedente che quello successivo.
l conteggio delle miglia lungo le antiche strade romane ha originato molti degli attuali
toponimi numerali italiani, presenti soprattutto al centro nord e generalmente riferiti a nuclei
urbani sorti nel medioevo sul sito di luoghi di sosta lungo le principali vie romane. Questi
centri urbani, situati in prossimità delle maggiori città dell'antichità, riportano riferimenti
numerali concentrati in genere attorno alla prima decina (Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Settimo,
Ottavo, Nono, Decimo), più raramente su distanze maggiori; è eccezionalmente documentato il caso
di Ad Centesimum, località posta sulla via Salaria a 100 miglia da Roma, citata nell'Itinerario
antonino e identificata con Trisungo, frazione di Arquata del Tronto, nei pressi di Ascoli
Piceno. Non ci sono evidenze di toponimi numerali riferibili al primo o al secondo miglio,
distanze troppo vicine alla città di riferimento per richiedere la presenza di un punto di sosta
attrezzato.
Un altro toponimo, in questo caso non numerale, derivato dall'uso delle pietre miliari, presente
nel nord Italia ed in particolare nel milanese, è "Pilastro" o "Pilastrello", riferito a cascine
o chiesette campestri sorte in corrispondenza delle colonne miliari di antiche strade
romane.
L'esistenza di questi toponimi ha dato un importante contributo alla ricostruzione del percorso
di molte vie romane. Di seguito un elenco parziale di toponimi numerali italiani:
Ad tertium lapidem (III)
Terzo, comune in provincia di Alessandria, a tre miglia a ovest di Acqui Terme,
sulla via Aemilia Scauri in direzione di Vado Ligure.
Terzo di Aquileia, comune in provincia di Udine, a tre miglia a nord di
Aquileia.
Terzo, frazione del comune di Tolmezzo in provincia di Udine, sulla via Iulia
Augusta, a tre miglia da Zuglio.
Terzo di Mezzo, frazione del comune di Postiglione, in provincia di Salerno,
tre miglia a est di Eboli sulla via Popilia.
Ad quartum lapidem (IV)
Quart, comune della Valle d'Aosta, a quattro miglia da Aosta sulla via delle
Gallie.
Quarto, comune nella città metropolitana di Napoli, a quattro miglia da
Pozzuoli sulla strada che collegava questa città con Capua e la via Appia.
Quarto d'Altino, comune nella città metropolitana di Venezia, a quattro miglia
da Mestre. La zona dell'antica Altinum era in epoca romana un importante crocevia stradale.
Quarto Inferiore (conosciuto solitamente solo come Quarto) è una frazione
appartenente al comune di Granarolo dell'Emilia nella Provincia di Bologna.
Quarto Superiore, frazione del comune di Bologna che sorge a poca distanza
dalla summenzionata frazione di Granarolo.
Quartu Sant'Elena, comune della città metropolitana di Cagliari al quarto
miglio della strada che collegava Cagliari a Palau. Fino agli anni cinquanta del Novecento era
ancora presente la relativa pietra miliare (popolarmente chiamata "sa perda mulla"), scomparsa
durante i lavori di costruzione del mercato civico.
Quarto Cagnino, quartiere di Milano sulla strada romana per Novara, a quattro
miglia dal centro del capoluogo lombardo.
Quarto Miglio, zona urbanistica del comune di Roma, nel Municipio Roma VII al
quarto miglio della via Appia.
Quarto Oggiaro quartiere di Milano sulla strada romana per Varese, a quattro
miglia dal centro del capoluogo lombardo.
Torri di Quartesolo, comune in provincia di Vicenza, a quattro miglia dal
capoluogo; il toponimo "Quartesolo" sarebbe riferito al quarto miglio della via romana da
Vicenza a Padova, strada che collegava quest'ultima città con la via Postumia.
Via di Quarto o Villa di Quarto o Castelquarto, zona collinare del comune di
Firenze, al quarto miglio dal capoluogo lungo la Via Cassia in direzione di Prato.
Ad quintum lapidem (V)
Quinto di Treviso, comune della provincia di Treviso, a cinque miglia dal
capoluogo, sulla via che collegava la città con la via Aurelia veneta.
Quinto Vercellese, comune della provincia di Vercelli, a cinque miglia dal
capoluogo, al bivio delle strade romane da Vercelli per Biella e Borgosesia.
Quinto Vicentino, comune della provincia di Vicenza, a cinque miglia dal
capoluogo sulla via Postumia.
Quinto Fiorentino, frazione del comune di Sesto Fiorentino, a cinque miglia da
Firenze sul prolungamento della via Cassia in direzione di Pistoia e Lucca.
Quinto de' Stampi, frazione di Rozzano, nella città metropolitana di Milano,
sulla via Mediolanum-Ticinum, a cinque miglia dal centro del capoluogo lombardo.
Quinto Romano, quartiere di Milano sulla strada romana per Novara, a cinque
miglia dal centro del capoluogo lombardo.
Tor di Quinto, quartiere di Roma, al quinto miglio della via Cassia
Ad sextum lapidem (VI)
Sesto al Reghena, comune della provincia di Pordenone, a sei miglia da
Concordia Sagittaria, su una diramazione della via Iulia Augusta.
Sesto Calende, comune della provincia di Varese, a sei miglia da Somma Lombardo
lungo la via Mediolanum-Verbannus.
Sesto Campano, comune della provincia di Isernia, a sei miglia da Venafro, su
una diramazione della via Latina.
Sesto Cremonese, frazione capoluogo del comune di Sesto ed Uniti, in provincia
di Cremona a sei miglia da Cremona sulla strada romana diretta a Laus Pompeia (Lodi) e da qui a
Milano.
Sesto Fiorentino, comune nella città metropolitana di Firenze, a sei miglia dal
capoluogo toscano sul prolungamento della via Cassia in direzione di Pistoia e Lucca.
Sesto San Giovanni, comune della città metropolitana di Milano, al sesto miglio
della strada che collegava Milano con Monza e Lecco.
Sestu comune della città metropolitana di Cagliari al sesto miglio della strada
che collegava Cagliari a Porto Torres. Nella parrocchiale di San Giorgio è custodita la pietra
miliare che indicava il VI miglio.
Sesto Gallo e Sesto Ulteriano, frazioni di San Giuliano Milanese, al sesto
miglio da Milano sulla strada romana per Lodi e Piacenza.
Pontesesto, frazione di Rozzano, nella città metropolitana di Milano, situato
in corrispondenza di un ponte sul Lambro Meridionale, oggi scomparso, sulla via
Mediolanum-Ticinum, a sei miglia dal centro di Milano.
Sesto di Moriano, frazione di Lucca, a sei miglia dalla città toscana, sulla
via Clodia Nova.
Ad septimum lapidem (VII)
Settimo Milanese, comune nella città metropolitana di Milano sulla strada
romana per Novara, a sette miglia dal capoluogo lombardo.
Settimo Rottaro, comune nella città metropolitana di Torino, a sette miglia a
sud-est di Ivrea sulla strada romana per Vercelli.
Settimo San Pietro, comune della città metropolitana di Cagliari al settimo
miglio della strada che collegava Cagliari a Palau, nel luogo in cui sono stati ritrovati anche
resti di un acquedotto romano.
Settimo Torinese, comune nella città metropolitana di Torino, al settimo miglio
da Torino sulla strada romana per Ticinum (Pavia).
Settimo Vittone, comune nella città metropolitana di Torino, a sette miglia a
nord di Ivrea sulla via delle Gallie, in direzione di Aosta.
Settimello, frazione del comune di Calenzano, nella città metropolitana di
Firenze, a sette miglia dal capoluogo toscano sul prolungamento della via Cassia in direzione di
Pistoia e Lucca.
San Frediano a Settimo, frazione del comune di Cascina, in provincia di Pisa,
al settimo miglio da Pisa sulla strada romana per Firenze.
Ad octavum lapidem (VIII)
Ottavo, località del comune di Arezzo a otto miglia dal capoluogo sulla via
Cassia.
Valdottavo, frazione di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, a otto miglia
da Lucca sulla via Clodia Nova.
Ad nonum lapidem (IX)
Annone Veneto, comune nella città metropolitana di Venezia, a nove miglia da
Oderzo sulla via Postumia in direzione di Aquileia.
Castello di Annone, comune della provincia di Asti, a nove miglia dal capoluogo
sulla via Fulvia.
Nus, comune della Valle d'Aosta, a nove miglia da Aosta sulla via delle
Gallie.
Ponte di Nona, località di Roma, al nono miglio della via Prenestina.
Ad decimum lapidem (X)
Decimomannu, comune della città metropolitana di Cagliari, situato a dieci
miglia a nord del capoluogo di regione.
Diecimo, frazione di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, a dieci miglia dal
capoluogo sulla via Clodia Nova.
Diémoz, frazione del comune di Verrayes, nella Valle d'Aosta, sede di una
mansio a dieci miglia da Aosta sulla via delle Gallie.
Cascina Decima, località nel comune di Lacchiarella, nella città metropolitana
di Milano, sulla via Mediolanum-Ticinum, a dieci miglia dal centro del capoluogo lombardo.
Pontedecimo, quartiere di Genova, sorto in corrispondenza di un ponte sul
torrente Polcevera (o sul suo affluente Riccò), a dieci miglia dal centro di Genova, sulla via
Postumia.
Ad quintum decimum lapidem (XV)
Quintodecimo, frazione di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, a
quindici miglia dal capoluogo provinciale, sulla via Salaria.
Ad tricesimum lapidem (XXX)
Tricesimo, comune della provincia di Udine, a trenta miglia da Aquileia sulla
via Iulia Augusta.